Quando parliamo di imballi sicuri e protezione il pluriball è senza dubbio il materiale più utilizzato ed efficiente. Può essere impiegato in vari settori ed in modi differenti. Risulta essere in primo luogo ideale per proteggere oggetti più o meno delicati. Garantisce sicurezza e tranquillità durante un viaggio o una spedizione, ma è anche ampiamente utilizzato durante i traslochi e non solo. Il suo impiego è molto utile infatti pure in casa, per soluzioni non sempre scontate ed alle volte bizzarre. Sembra pazzesco dirlo, eppure il pluriball non è nato affatto con lo scopo di preservare gli oggetti. E’ stato ideato negli anni cinquanta da due ingegneri americani, Alfred Fielding e Marc Chavannes, i quali nel loro garage stavano cercando di ideare un nuovo tipo di carta da parati.

Il prodotto realizzato non ebbe tuttavia molto successo, finché solo successivamente, negli anni sessanta, gli ingegneri si resero conto delle eccezionali qualità protettive della loro invenzione. Le bolle d’aria che compongono ogni strato di pluriball rivelano infatti eccezionali capacità ammortizzanti, in grado di difendere gli oggetti più fragili e delicati da urti, sballottamenti e graffi. Possiamo dire che da un errore di valutazione, è nato uno dei materiali più rivoluzionari del packaging, utilizzato praticamente ovunque. Una larghissima fruizione di pluriball viene impiegata nel settore dei trasporti, spedizioni e quant’altro.

Negli ultimi anni poi, con l’affermarsi sempre più marcato del commercio online e la conseguente nascita di numerosi e-commerce, le spedizioni interessano una tipologia di prodotti sempre più variegata, per cui il pluriball vede un suo impiego ancora maggiore rispetto al passato.

Come è fatto e come si usa il pluriball

Il pluriball è realizzato in materiale plastico composto da due fogli, uno liscio ed un altro a bolle d’aria. Le semisfere possono avere diametri differenti, per cui la dimensione varia a seconda dell’uso specifico e del tipo di ammortizzazione che si intende fornire. Di norma è bene avvolgere l’oggetto con due strati di materiale in maniera tale che se un cuscinetto d’aria dovesse scoppiare, la protezione sarebbe comunque garantita dalla semisfera sottostante. Le bolle dunque sono dei veri e propri cuscinetti con una notevole capacità ammortizzante. Del resto uno dei giochi antistress che tutti amano è proprio quello di fare scoppiare con le dita queste bolle, operazione che sicuramente si è potuto verificare personalmente, richiede una certa forza, a dimostrazione della resistenza di questo materiale.

Quale pluriball utilizzare

Le bolle più utilizzate sono certamente quelle piccole, le quali presentano un diametro di 10 mm. Fogli pluriball di questo tipo sono versatili ed ideali per proteggere qualsiasi tipo di prodotto. Bolle grandi invece, dal diametro di 25 mm, risultato essere meno ammortizzanti rispetto alle piccole, quindi vengono impiegate prevalentemente per riempire gli spazi vuoti che si vengono a creare all’interno degli imballaggi. Infatti spesso la scatola che contiene l’oggetto risulta essere troppo voluminosa e questo è causa di movimenti del prodotto stesso all’interno dell’imballo. Facile capire come questi spostamenti, specie se ripetuti, possono favorire il danneggiamento dell’articolo.

Il pluriball con sfere d’aria grandi consente di colmare in maniera efficace gli spazi vuoti, in modo tale che movimenti e sollecitazioni all’interno del pacco vengano completamente azzerati. A tal proposito esistono anche soluzioni di pluriball diverse dai soliti fogli plastificati, infatti per il riempimento di spazi sono largamente utilizzate anche le cosiddette patatine, le quali hanno appunto una forma che ricorda il famoso alimento. Queste di solito sono realizzate in polistirolo, le quali però specie in trasporti lunghi, tendono a rompersi e sbriciolarsi.

Il pluriball ha ovviamente dei costi, che seppur contenuti possono incidere sul budget di una attività in base alla misura di utilizzo. Dunque è sempre bene fare varie valutazioni circa il valore del prodotto che si sta spedendo, la relativa copertura assicurativa, la lunghezza del viaggio piuttosto che i mezzi con cui verrà trasportato il pacco. Ad esempio uno spostamento via nave prevede una quantità di sollecitazioni e urti ben più importanti rispetto al trasporto su gomma. Più sono gli strati che vanno ad avvolgere l’oggetto, maggiore sarà il grado di protezione garantita, per cui è bene fare una attenta valutazione dei rischi.

Per oggetti fragili e di valore, che magari devono anche affrontare un lungo viaggio, meglio non badare a spese. Il pluriball è in grado di regalare tranquillità, garantendo spedizioni sicure senza il rischio di sorprese poco gradite: il contenuto del pacco arriverà sempre in perfetto stato a destinazione. Il pluriball oltre che per il settore trasporti e spedizioni è largamente utilizzato dalle imprese di traslochi, infatti in tale circostanza è frequente dover spostare arredi fragili e di valore. Due o più strati sono ideali per avvolgere oggetti di qualsiasi dimensione, da un piccolo vaso in porcellana fino ad un lampadario di cristalli.

Altri usi del pluriball

Il pluriball risulta alle volte essere impiegato per attività differenti da quella principale per cui è destinato, cioè quella di proteggere gli oggetti. Abbiamo già accennato prima alle proprietà antistress che ha il fare scoppiare le bolle. Tutti sicuramente ci siamo cimentati in questa attività apparentemente ludica, eppure, sembrerà pazzesco, ci sono stati finanche studi in merito, da cui è emerso che le persone che praticano tale gesto, risultano essere in media molto più rilassate e disponibili. Il pluriball è stato utilizzato anche per la realizzazione di opere d’arte. Un esempio fra tutti è quello dell’artista canadese Bradley Hart, il quale iniettando colore nelle bolle è riuscito a riprodurre i singoli pixel colorati, creando immagini particolari e suggestive di indubbio fascino.

Altra caratteristica che probabilmente in pochi conoscono, è che il prodotto risulta avere ottime proprietà isolanti. Dunque, se opportunamente sagomato ed applicato ai vetri delle finestre, è in grado di conservare il calore negli ambienti durante la stagione fredda. Questa proprietà, insieme alla leggerezza del materiale, lo rende impiegabile anche come una vera e propria coperta termica e ancora, se posto attorno alla lattina fresca di una bibita è capace di preservare la temperatura della bevanda durante un picnic o una escursione. Insomma, le proprietà del pluriball sono davvero molteplici, il che lo rende pratico ed efficiente per tanti scopi di utilizzo. Questo fa sì che il prodotto sia anche riutilizzabile, infatti dopo che viene impiegato ad esempio nel packaging di una spedizione, può essere utilizzato nuovamente dal destinatario per scopi uguali, piuttosto che per compiti più o meno utili e creativi. Le soluzioni di impiego come abbiamo visto non mancano di certo.